Arrigo Boito

INNO DELLE NAZIONI

(Messo in musica da Giuseppe Verdi)







CORO DI POPOLO


Gloria pei cieli altissimi,
Pei culminosi monti,
Pei limpidi orizzonti
Gemmati di splendor.
In questo dí giocondo
Balzi di gioia il mondo,
Perchè vicino agli uomini
È il regno dell'Amor,
Gloria! I venturi popoli
Ne cantin la memoria,
Gloria pei cieli! . . . Gloria!

BARDO


Spettacolo sublime! . . . ecco . . . dai lidi
Remoti della terra, ove rifulge
Cocentemente il sol, ove distende
Bianco manto la neve, una migrante
Schiera di navi remigar per l'acque
Degli ampli oceani, ed affollarsi tutte
Verso un magico Tempio, ed in quel Tempio
Spandere a mille a mille i portentosi
Miracoli del genio! . . . E fuvvi un giorno
Che passò furïando, quel bïeco
Fantasma della guerra; allora udissi
Un cozzar d'armi, un saettar di spade,
Un tempestar di carri e di corsieri,
Un grido di trionfo . . . e un ululante
Urlo . . . e colà ove fumò di sangue
Il campo di battaglia, un luttuoso
Campo santo levarsi, e un'elegia
Di preghiere, di pianti e di lamenti . . .
Ma in oggi un soffio di serena Dea
Spense quell'ire, e se vi fur in campo
Avversari crudeli, oggi non v'ha
In quel Tempio che Umana Fratellanza,
E a Dio che 'l volle alziam di laudi un canto.
Signor, che sulla terra
Rugiade spargi e fior
E nembi di fulgori
E balsami d'amor;
Fa che la pace torni
Coi benedetti giorni,
E un mondo di fratelli
Sarà, la terra allor.

Salve, Inghilterra, Regina dei mari
Di libertà vessillo antico! . . . Oh, Francia,
Tu, che spargesti il generoso sangue
Per una terra incatenata, salve, oh Francia, salve!
Oh Italia, oh Italia, oh Patria mia tradita,
Che il cielo benigno ti sia propizio ancora,
Fino a quel dí che libera tu ancor risorga al sole!
Oh Italia, oh Italia, oh Patria mia!