Ode a Enrico Giulietti (un uomo arioso)
Pensando a ENRICO GIULIETTI vengono in mente subito due sue caratteristiche: la prima è la sua proverbiale fame e la sua spaventosa voracità ( più che il verme solitario, lui ha il “pitone solitario”!! ).
L’ho visto coi miei occhi, una mattina di tanti anni fa, a Foggia: eravamo intenti all’ennesima camminata al mercato ortofrutticolo; una signora sbucciava fichi d’India e li vendeva: Enrico ne divorò 18!!
Poi, come se non bastasse, sgranocchiò anche 4 pannocchie lessate; pensavamo avesse placato la sua fame, ma Enrico si recò in un bar e trangugiò, come se niente fosse, una Santarosa ( o coda d’aragosta ) del peso di 7 etti, ripiena di crema chantilly!!
Si potrebbero narrare tanti aneddoti sull’appetito di Giulietti; mi hanno riferito ad esempio che, durante una settimana bianca, Enrico, tutte le mattine, prima di iniziare a sciare, consumava delle colazioni luculliane.
L’ultima mattina, discese come al solito nella sala ristorante dell’albergo e spazzolò tutto ciò che si trovava sul lungo tavolo.
Poi, preso dalla foga e dal raptus famelico, addentò una chiappa della cameriera che fu portata al pronto soccorso, dove le applicarono 7 punti di sutura e le fecero l’antirabbica.
Ma veniamo alla seconda nota caratteristica di Enrico: la musicalità!
Egli predilige gli strumenti a fiato: uno in particolare, uno strumento a fiato situato nella sua parte posteriore, con cui esegue delle “arie” meravigliose.
Già da piccolo si esibiva in questi “effetti sonori”, tanto forti che sua mamma avvisava i vicini con una sirena antiaerea, poco prima del “bombardamento”!!!
I vicini, in tal modo, mettevano in salvo tutti gli oggetti di vetro e le porcellane preziose, prima che lo spostamento d’aria distruggesse ogni cosa.
La specialità di Giulietti è il famoso “Do di Peto”, che lui esegue con forza e potenza, soprattutto in luoghi piccoli e chiusi, tipo ascensori, automobili, corridoi corti e stretti, moltiplicando così gli effetti sonori e olfattivi!!
Il suo più celebre “Do di Peto” fu eseguito il 14 giugno 1998, alle ore 20,25: nella zona fra Città S.Angelo e Pescara fu registrato un sisma dell’8° grado della scala Richter.
Ora, però, parlando seriamente, voglio augurare ad Enrico Giulietti una pensione serena e felice, con una piccola raccomandazione: “Non darti troppe arie!!!”
28/02/2007 Antonio Clivio
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